DON GNOCCHI
per l' Infanzia Mutilata

Don Carlo Gnocchi nasce a San Colombano al Lambro, presso Lodi, il 25 ottobre 1902. Rimane orfano del padre quando aveva cinque anni. Si trasferisce a Milano con la madre e i due fratelli. Nel 1925 viene ordinato sacerdote.
Nel 1940 l'Italia entra in guerra e Don Carlo si arruola come cappellano volontario. Nel 1942 Don Carlo riparte per il fronte russo con gli alpini della Tridentina. Nel gennaio del ‘43 inizia la drammatica ritirata del contingente italiano e don Carlo viene miracolosamente raccolto e salvato.
Nel 1945 il progetto di aiuto ai sofferenti prende consistenza e viene nominato direttore dell'Istituto Grandi Invalidi di Arosio.
Nel 1949 l'Opera di don Gnocchi ottiene un primo riconoscimento ufficiale: la "Federazione Pro Infanzia Mutilata".
Nel 1951 la Federazione Pro Infanzia Mutilata viene sciolta e tutti i beni e le attività vengono attribuiti al nuovo soggetto giuridico creato da don Gnocchi: la Fondazione Pro Juventute, riconosciuta con Decreto del Presidente della Repubblica l'11 febbraio 1952.
Don Carlo muore il 28 febbraio 1956 e dona le sue cornee a due ragazzi non vedenti.




A partire dal 1945 comincia a prendere forma concreta quel progetto di aiuto ai sofferenti appena abbozzato negli anni della guerra: viene nominato direttore dell'Istituto Grandi Invalidi di Arosio e accoglie i primi orfani di guerra e i bambini mutilati. Inizia così l'opera che lo porterà a guadagnare sul campo il titolo più meritorio di "padre dei mutilatini".
Ben presto la struttura di Arosio si rivelerà insufficiente ad accogliere i piccoli ospiti le cui richieste di ammissione arrivano da tutta Italia; ma, quando la necessità si fa impellente, ecco intervenire la Provvidenza. Nel 1947, gli viene concessa in affitto, a una cifra simbolica, una grande casa a Cassano Magnago, nel varesotto.

Nel 1949 l'Opera di don Gnocchi ottiene un primo riconoscimento ufficiale: la "Federazione Pro Infanzia Mutilata", da lui fondata l'anno prima per meglio coordinare gli interventi assistenziali nei confronti delle piccole vittime della guerra, viene riconosciuta ufficialmente con Decreto del Presidente della Repubblica. Nello stesso anno, il Capo del Governo, Alcide De Gasperi, promuove don Carlo consulente della Presidenza del Consiglio per il problema dei mutilatini di guerra. Da questo momento uno dopo l'altro, aprono nuovi collegi: Parma (1949), Pessano (1949), Torino (1950), Inverigo (1950), Roma (1950), Salerno (1950), Pozzolatico (1951).